Dato che la vendita diretta ai sensi dell'art. 4 del d.lgs. n. 228/2001 comprende (fatte salve le condizioni quali-quantitative lì riportate) anche quelli ottenuti a seguito di attivita' di manipolazione o
trasformazione dei prodotti agricoli e zootecnici, finalizzate al completo sfruttamento del ciclo produttivo dell'impresa, a parere mio non ci sono problei fatte salve le normative igienico-sanitarie.
Se si trattasse di salumi nessuno direbbe niente, la cottura è pur sempre una trasformazione/manipolazione.
Il minietro, in varie circolari sulla somministrazione non assistitita si è dimostrato più cauto, per questo non posso garantire che un eventuale irgano di controllo la pensi come me.
Resta inteso che deve essere presente e reale un'attività di vendita carne cruda per asporto. Il cliente, nel caso, chiede che venga cotta e consegnata su un supporto atto al consumo sul posto.