Abusi edilizi rilevati con le immagini di Google Earth
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La Suprema Corte, Sezione Terza Penale, con la sentenza del 29 dicembre 2020 n. 37611 (Presidente: DI NICOLA V.- Relatore: ANDREAZZA G. - Data Udienza: 20/10/2020) dichiarava inammissibile il ricorso in quanto i ricorrenti - preso atto dell'intervenuto accertamento della presenza del manufatto per il tramite di immagini tratte dal software Google Earth - "si sono limitati ha contestare che da esse potesse desumersi lo stato di usura dei materiali e, quindi, la recente o meno realizzazione delle stesse, senza dunque adempiere all'onere loro imposto".
Per giurisprudenza consolidata, infatti, grava sull'imputato, che voglia giovarsi della causa estintiva del reato rappresentata dalla prescrizione, l'onere di allegare gli elementi in suo possesso dai quali desumere la data di inizio del decorso del termine, diversa da quella risultante dagli atti.
In conclusione deve ritenersi, in virt? dei sopra riportati orientamenti giurisprudenziali, che le immagini tratte da Google Earth siano idonee all'accertamento anche temporale della realizzazione di opere abusive, salvo che non vengano forniti elementi diversi da cui emerga una diversa data da cui far partire la realizzazione dell'opera e dunque dei termini di prescrizione dei reati in questione.