A seguito di lavori di riqualificazione urbanistica il mercato era stato temporaneamente spostato in altro luogo. Ora, dopo il ri-trasferimento ci si è resi conto che uno degli ambulanti non potrà più avere il posto originariamente assegnatogli e quindi con Ordinanza gli è stato assegnato un altro posteggio, sempre all'interno dell'area del mercato.
L'ambulante dice di non voler occupare il posteggio assegnatogli perchè di valore inferiore rispetto a quello che è stato soppresso. In questo momento, per protesta, l'ambulante non sta partecipando al mercato e minaccia di ricorrere alle vie legali.
Posto che la procedura seguita può essere contestata , com'è possibile rifiutare una soppressione dettata da esigenze di pura necessità ?
Preciso che il nuovo posteggio è stato individuato ad hoc, visto che non sono presenti posteggi vacanti....
In questi casi si deve intervenire con BUON SENSO cioè tenendo conto che:
1) il trasferimento e ritrasferimento è una decisione unilaterale della PA
2) la soppressione ha riguardato un solo soggetto
3) il Comune avrebbe potuto valutare se riassegnare il posteggio soppresso ad altri con le migliorie
In caso di azione legale è POSSIBILE (anche se improbabile) che il soggetto possa avere ragione. Al di là della ragione legale SOSTANZIALMENTE ha una aspettativa ad una collocazione idonea per cui lo chiamerei e proporrei:
a) di fargli scegliere altra collocazione (o accordo per cui appena si LIBERA UN POSTO per decadenza, rinuncia ecc.. lo potrà scegliere). Nel frattempo gli chiedete di mojntare lì
b) riduzione COSAP in conseguenza di questa decisione
Secondo me accetta!