Ai sensi dell’articolo 190 del Tuel costituiscono residui passivi le somme impegnate e non pagate entro il termine dell'esercizio.
Nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata qualora la prestazione è stata resa entro il 31 dicembre, obbligazione giuridica perfezionata esigibile, diventa un residuo passivo.
La fattura, se la prestazione è regolare può essere liquidata dal Responsabile del servizio e pagata con l’emissione del mandato da parte dell’ufficio ragioneria, anche prima del riaccertamento dei residui.
Il riaccertamento dei residui, obbligo a carico di ogni di ogni responsabile di servizio, consiste nell’operazione di verifica dei presupposti giuridici contabili, principio della competenza finanziaria, per il mantenimento o cancellazione dei crediti e debiti, residui attivi e residui passivi.
La corretta gestione dell’operazione di riaccertamento dei residui è di fondamentale importanza ai fini della giusta consistenza del fondo crediti dubbia esigibilità , corretta gestione del fondo pluriennale vincolato, attendibilità del risultato e di amministrazione e mantenimento degli equilibri di bilancio.
Il caso pratico sottoposto è un interessante e merita di essere esaminato nel dettaglio. Per questa ragione chi fosse interessato ad approfondire la conoscenza, dell’istituto contabile del riaccertamento, attraverso lo strumento della discussione e confronto, può iscriversi al gruppo di studio nr. 8 dedicato alla contabilità degli enti locali.
Augusto Pais Becher – Coordinatore gruppo di Studio nr. 8 Contabilità degli Enti Locali
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