https://www.sistemapenale.it/it/documenti/sezioni-unite-6551-2021-calcolo-spazio-minimo-detenutoCon la sentenza n. 6551 ( del 19.02.2021) la Corte di Cassazione risolve alcune delle questioni interpretative rimesse al vaglio delle Sezioni Unite con l'ordinanza 14260 del 2020.
Per quanto concerne la valutazione dello spazio minimo dei tre metri quadrati da assicurare ad ogni detenuto affinchè lo Stato non incorra nella violazione del divieto di trattamenti inumani o degradanti ( art. 3CEDU), la Corte ha stabilito che lo "spazio minimo disponibile" per ciascun detenuto debba essere calcolato considerando la superficie netta della stanza e detraendo "gli arredi tendenzialmente fissi al suolo, tra cui rientrano i letti a castello".
Per quanto concerne i fattori c.d. compensativi costituiti dalla
breve durata della detenzione, dalle dignitose condizioni carcerarie, dalla sufficiente libertà di movimento al di fuori della cella, la Corte ha distinto due ipotesi: nel caso di spazio minimo individuale inferiore a tre metri, la presunzione di violazione dell'art. 3 CEDU può ritenersi superata se sussistono congiuntamente i fattori compensativi; nel caso di disponibilità di uno spazio individuale fra i tre ed i quattro metri quadrati, i fattori compensativi vengono valutati unitamente ad altri elementi di carattere negativo per decidere sulle condizioni di detenzione del detenuto che ha proposto istanza ex art. 35-ter ord. pen.
La sentenza è di strettissima attualità , considerando che nel momento storico pandemico, la necessità di garantire il diritto alla salute ( art. 32 Cost) richiama la necessità di distanziamento per tutti i cittadini liberi e ristretti.
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Gr015 - Gruppo di studio di "Diritto penitenziario"
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